PUNY BENJAMENTA

2016
Collage of mixed papers on metallic paper, 48 cm x 34 cm

Nei Puny Benjamenta (2016), ho realizzato piccoli assemblaggi barocchi di elementi vari lavorando a collage direttamente su carta. I Puny appaiono come sofisticati e preziosi dispositivi, come gli ingranaggi degli orologi o dei carillon. Sono piccoli congegni di difesa che figure di pura innocenza attivano nel tentativo di proteggere un proprio spazio minimo di sopravvivenza. Questo carattere di purezza del soggetto è sottolineato catturandolo in momenti capitali dell’esistenza quali il trauma e la nascita: così esposti in condizioni di fragilità, attraverso l’intrusione di tubi per la respirazione, drenaggi, flebo, non meno delle manipolazioni, a volte affettuose, di carezzevoli mani asettiche, questi soggetti, dei gorilla, subiscono tutto un sistema di affezioni da parte di un ambiente dai toni artificiali che li minaccia dal di fuori ed in cui si ritrovano completamente de-posizionati, vittime di uno spostamento che li isola. Nello sguardo così profondamente desolato di questo mammifero è racchiuso tutto quello che il piccolo dispositivo possiede dal di dentro, un esile grido di animalità, che si appella al pensiero invitandolo alla brevità; un primo vagito, una ferita. Loro sanno di poter subire, è tutto; e l’onestà di questa sofferenza produce così conoscenza.